Gucci, con la sua campagna globale di lunga data per riunire, unire e rafforzare le voci a sostegno della parità di genere ha annunciato una donazione di 500.000 dollari a favore di UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, con l’obiettivo di fornire supporto d’emergenza ai rifugiati in fuga dalla violenza.
In risposta alla crescente crisi umanitaria che sta colpendo l’Europa, CHIME FOR CHANGE, la campagna globale di lunga data di Gucci per riunire, unire e rafforzare le voci a sostegno della parità di genere, ha annunciato una donazione di 500.000 dollari a favore di UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, con l’obiettivo di fornire supporto d’emergenza ai rifugiati in fuga dalla violenza in Ucraina.
“Stiamo uscendo da una pandemia globale che ci ha insegnato che la solidarietà, su scala globale, è fondamentale e nell’interesse di tutti in tempi di crisi. Il nostro futuro si basa sul rispetto di tutta l’umanità. Pertanto, supportiamo la campagna d’emergenza promossa da UNHCR in Ucraina, grazie alla quale vengono messi a disposizione servizi a sostegno del gran numero di donne e bambini che in questo momento subisce lo sfollamento. Come sappiamo, nelle situazioni di conflitto armato le donne sono colpite in modo sproporzionato e rischiano di essere sempre più vittime di violenza di genere”.
Marco Bizzarri, Ex presidente e CEO di Gucci
Quasi più di 1 milione di rifugiati, molti dei quali donne e bambini, sono stati costretti, solo nell’ultima settimana, ad abbandonare le proprie abitazioni in Ucraina. UNHCR stima che, di questo passo, la situazione potrebbe diventare la più grande crisi di rifugiati del secolo in Europa.
L’iniziativa segue la donazione da parte di Kering, casa madre di Gucci, a favore di UNHCR per l’emergenza in Ucraina e consolida l’impegno costante di Gucci e CHIME FOR CHANGE a sostegno della sicurezza, della salute e dei diritti delle donne e delle ragazze nella piena espressione della loro diversità. Questa iniziativa si unisce alle precedenti donazioni a favore delle donne e delle loro famiglie in situazioni di crisi con partner quali Women for Afghan Women, UNICEF e UNHCR con l’obiettivo di salvaguardare le donne e i bambini rifugiati dal rischio di violenza e sfruttamento a causa dello sfollamento.