Le celebrazioni del Black History Month sono in pieno svolgimento nel Regno Unito e, per l’occasione, l’agenzia creativa A Vibe Called Tech gestirà l’account Instagram di Gucci Equilibrium. L’azienda con sede nel Regno Unito, fondata da Charlene Prempeh, originaria del Ghana, e rinomata per l’impegno a favore dello sviluppo dei talenti all’interno della comunità afrodiscendente, ha creato immagini, video e illustrazioni per questa iniziativa, con l’intento di mettere in luce i contributi della cultura africana e gli eventi storici chiave che hanno plasmato la storia della comunità nera dagli anni ’50 ai giorni nostri
All’inizio di questo mese Gucci ha unito le forze con A Vibe Called Tech e Manju Journal, una piattaforma celebrativa dedicata alla valorizzazione dell’opera dei creativi africani. Il progetto, curato da Kusi Kubi e Orlando Mensah, rispettivamente fashion director e direttore creativo di Manju Journal, esplora il concetto di fluidità di genere in Ghana, attraverso un cortometraggio e una raccolta fotografica che hanno come protagonista la borsa di Gucci, Jackie 1961 di Gucci. Il Ghana è una nazione in cui molti dei dialetti (termini della lingua locale) non fanno distinzione tra i due sessi e che considera il corpo come mezzo di espressione di sé, di emozioni e sentimenti. Il paese e i monumenti di Independence Black Star Square sono stati scelti come sfondo per un progetto visivo dal titolo “We are All They”. “In Ghana c’è tantissimo talento, e le persone sono disposte a dare di più e a offrire maggiori opportunità. Dovremmo seguire il loro esempio, perché danno la possibilità alla gente di imparare e crescere,” ha dichiarato Kubi, che ha curato il progetto e diretto il film, illustrando questo concetto di fluidità di genere espresso attraverso l’utilizzo nella lingua ghanese di un pronome neutro (“they” in inglese) al posto degli occidentali “lui” o “lei” (“he/she” in inglese).