Gucci si impegna per promuovere cambiamenti tangibili attraverso una maggiore comprensione della catena di approvvigionamento
Gli impatti ambientali complessivi di Gucci associati alle nostre attività aziendali sono rigorosamente calcolati su base annuale. Rendiamo visibile l’invisibile e i costi ambientali misurabili e trasparenti. A differenza della maggior parte delle aziende che si concentrano esclusivamente sulle proprie operazioni dirette e non sulle loro “esternalità”, altrimenti note come impatti della catena di approvvigionamento, in Gucci riteniamo che, data la crisi globale legata al clima e alla biodiversità, sia responsabilità dell’azienda affrontare la totalità degli impatti sull’ambiente. Ciò significa che è stato misurato anche l’impatto totale generato dai nostri processi: dalla produzione e dall’approvvigionamento delle materie prime, alla realizzazione delle collezioni, fino al loro arrivo nei nostri punti vendita. Per comprendere l’impatto dei nostri prodotti una volta che arrivano ai nostri clienti, ora calcoliamo anche l’utilizzo da parte dei consumatori e la fine del loro ciclo di vita.
Per effettuare questa analisi, utilizziamo il conto economico ambientale (Environmental Profit and Loss, EP&L), di cui è stata pioniera la nostra società madre Kering. Il conto economico ambientale misura le emissioni di gas serra, l’inquinamento atmosferico e idrico, il consumo di acqua, l’uso del suolo e la produzione di rifiuti lungo l’intera catena di approvvigionamento; quindi, calcola il costo approssimativo per la società in termini monetari e sulla base dei cambiamenti ambientali derivanti dalle attività aziendali.
Misurando la totalità del nostro impatto ambientale, possiamo concentrarci sui fattori maggiormente rilevanti e prendere decisioni più responsabili a riguardo. Questo approccio basato sui dati ci consente di sviluppare politiche e programmi solidi per ridurre il nostro impatto sull’ambiente e promuovere cambiamenti tangibili e positivi. Inoltre, grazie a questa profonda conoscenza, possiamo affrontare rischi e opportunità connessi a qualsiasi sfida a livello ambientale.
Gucci ha iniziato a implementare il conto economico ambientale per il monitoraggio interno già nel 2011. Nel 2015, abbiamo iniziato a pubblicare i nostri risultati annuali esternamente come parte dell’EP&L del Gruppo Kering. Per garantire una trasparenza ancora più elevata, nel 2019, abbiamo lanciato una versione personalizzata di Gucci Digital EP&L mettendo a disposizione online dati mai condivisi prima d’ora. Speriamo davvero che questa piattaforma “open source” possa aiutare i nostri colleghi a comprendere il loro impatto sulla natura e, in ultima analisi, a promuovere cambiamenti positivi e la collaborazione nel nostro e in altri settori.
Utilizzando l’EP&L come parametro di riferimento per tracciare i nostri progressi in materia di sostenibilità, abbiamo lavorato duramente per raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi di riduzione. Per accelerare l’attuazione di un lusso moderno e responsabile, a complemento dell’evoluzione della nostra strategia climatica a favore della sostenibilità, nel 2023 abbiamo incluso un nuovo e ambizioso obiettivo, sotto l’egida del gruppo Kering, che consiste nella riduzione del 40% delle emissioni assolute di gas serra negli Ambiti 1, 2 e 3 del Protocollo GHG entro il 2035 (base di riferimento del 2021). Questo nuovo obiettivo sosterrà la decarbonizzazione di Gucci, pur continuando ad allinearsi con un piano d’azione che abbia il fine di mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 °C. Nel 2023, abbiamo ottenuto una riduzione del 7% delle emissioni assolute di gas serra rispetto al 2021.
Come ulteriore progresso nella nostra strategia climatica, abbiamo inoltre adottato gli obiettivi basati sulla scienza della nostra società madre Kering, approvati dall’iniziativa Science Based Targets (SBTi), per ridurre le nostre emissioni di gas serra in linea con il piano d’azione che ha il fine di mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 °C entro il 2030. Ci impegniamo a ridurre le nostre emissioni assolute di gas serra del 90% negli Ambiti 1 e 2 del Protocollo GHG e del 70% nell’Ambito 3 per unità di valore aggiunto entro il 2030, a partire dalla base di riferimento del 2015. Stiamo facendo progressi per raggiungere questi obiettivi. Nel 2023, abbiamo ottenuto una riduzione assoluta del 78% delle emissioni di gas serra negli Ambiti 1 e 2, nonché una riduzione del 45% dell’intensità delle emissioni di gas serra nell’Ambito 3, rispetto alla base di riferimento del 2015.
Questi eccellenti risultati sono direttamente collegati agli sforzi compiuti per migliorare le aree a impatto elevato nella nostra catena del valore, che hanno portato a cambiamenti positivi e quantificabili. Tra questi miglioramenti sostenibili troviamo: l’aumento dell’utilizzo di materie prime riciclate e fibre organiche nelle nostre collezioni; l’uso di metalli preziosi provenienti da fonti gestite in maniera responsabile, come l’oro etico al 100% per i nostri gioielli; l’estensione dei nostri processi e metodi di produzione sostenibili, come il programma Gucci Scrap-less per la pelle e Gucci-Up per la circolarità; infine, il nostro passaggio all’energia verde, che ci ha permesso di raggiungere un tasso di adozione dell’energia rinnovabile del 100% nei nostri negozi, uffici, magazzini e fabbriche, in linea con l’iniziativa RE100. Per un approfondimento sui nostri risultati, consulta il nostro Digital EP&L interattivo qui.
Emissioni complessive di gas serra anno dopo anno (tCO2e)
*Ambiti 1, 2 e 3 definiti dal Protocollo GHG
**I dati dell’Ambito 3 nel 2021 e 2022 hanno subito un incremento rispetto a questi dati
nell’Impact Report di Gucci Equilibrium del 2022 a causa di modifiche metodologiche, che si
riflettono inoltre nell’aumento totale delle emissioni di gas serra per entrambi gli anni.
Emissioni assolute di gas serra per Livello (tCO2e)
*Operazioni trasversali non direttamente correlate a prodotti e catena del valore (ad
esempio, spese in conto capitale, franchise e investimenti finanziari, viaggi d’affari
e spostamenti dei dipendenti, auto aziendali e acquisto di servizi,
attività multimediali)
COS’È IL CONTO ECONOMICO AMBIENTALE?
Il conto economico ambientale (Environmental Profit & Loss, EP&L) è uno strumento che fornisce un’analisi approfondita del nostro impatto ambientale, rivelando i problemi e le opportunità per generare un cambiamento positivo. Misurando e monetizzando le emissioni di gas serra, il consumo dell’acqua, l’inquinamento idrico e atmosferico, i rifiuti e l’uso del suolo associati alle nostre operazioni dirette e alla catena di approvvigionamento, a partire dalla produzione di materie prime fino alla produzione, all’utilizzo dei prodotti e alla fine del ciclo di vita, siamo in grado di identificare e dare priorità alle azioni chiave per ridurre il nostro impatto e monitorare i nostri progressi in termini di sostenibilità.
Misura l’impronta ambientale nelle nostre operazioni e in tutta la catena di approvvigionamento, nonché gli impatti associati all’uso da parte dei consumatori e alla fine del ciclo di vita dei prodotti
Calcola il suo valore monetario
Facilita un processo decisionale più efficace e fornisce informazioni importanti sulla nostra attività
Fornisce una migliore comprensione del valore delle risorse naturali
Quali sono i vantaggi?
- Fornisce informazioni preziose che ci consentono di comprendere quali sono i fattori maggiormente rilevanti e dove si trovano
- Uno strumento decisionale per creare programmi mirati
- Integra i risultati nelle nostre operazioni quotidiane e nella nostra strategia, influenzando la progettazione dei prodotti, le decisioni di approvvigionamento, la produzione e l’innovazione
- Analizza i nostri prodotti durante tutto il ciclo di vita
- Monitora i progressi della nostra strategia di sostenibilità
- Contribuisce a creare catene di approvvigionamento più robuste per gestire i rischi futuri
- Garantisce una maggiore trasparenza con le parti interessate
Comprendere il nostro impatto
Per misurare il nostro impatto ambientale totale, analizziamo:
Le emissioni di gas serra
Il consumo dell’acqua
L’inquinamento idrico
L’utilizzo del suolo
L’inquinamento atmosferico
I rifiuti
E per comprendere veramente l’impatto associato alle nostre attività aziendali e ai nostri prodotti, analizziamo questi fattori lungo tutta la nostra catena del valore.
Materie prime
Lavorazione
Produzione
Assemblaggio
Operazioni e vendita al dettaglio
Utilizzo da parte dei consumatori
Fine del ciclo di vita del prodotto
Tutto questo come si trasforma in valore monetario?
Il conto economico ambientale misura il nostro impatto ambientale e valuta i dati raccolti in termini economici. Stima il costo dei cambiamenti ambientali derivanti dalle attività della nostra impresa.
La monetizzazione del nostro impatto ambientale ci consente di confrontare facilmente le nostre prestazioni ambientali:
In diverse aree della nostra attività: i risultati vengono tradotti in un linguaggio comprensibile per l’azienda
Tra i nostri diversi impatti e business unit: mostra in modo chiaro dove è meglio implementare le iniziative
Nel corso del tempo: mostra dove stiamo facendo progressi e come possiamo ridurre la nostra impronta
Per un approfondimento sui nostri risultati, consulta il nostro Digital EP&L interattivo qui.