Trascrizione

Un tributo al Women’s History Month – Trascrizione

SPEAKER

Jaha Dukureh, Sophia Li, Gucci Voice

Gucci Voice 00:00

Ti diamo il benvenuto al Gucci Podcast dedicato al mese internazionale delle donne. Questo episodio speciale creato in collaborazione con Gucci Equilibrium, il progetto della Maison a favore delle persone e del pianeta, è condotto da Sophia Li, pluripremiata giornalista e ambientalista. Partecipa alla conversazione Jaha Dukureh, attivista gambiana per i diritti delle donne. Jaha si batte contro la mutilazione genitale femminile e il fenomeno delle spose bambine in tutto il mondo, avendo vissuto in prima persona entrambe le terribili esperienze. Attenzione: in questo episodio vengono citati episodi di violenza e suicidio. Take care when listening.

 

Sophia Li 00:46
Salve a tutti, mi chiamo Sophia Li, sono una giornalista e vi do il benvenuto al Gucci Podcast per Equilibrium. Sono onorata di essere qui oggi con l’attivista per i diritti delle donne Jaha Dukureh per un’edizione speciale dedicata al mese internazionale delle donne. Ciao, Jaha.

 

Jaha Dukureh 01:02

Ciao, Sophia.

 

Sophia Li 01:04
Sono davvero felice di essere qui con te.

 

Jaha Dukureh 01:05
Anche io, sono davvero entusiasta.

 

Sophia Li 01:08
Jaha, secondo te, cosa significa essere una donna emancipata nel 2023?

 

Jaha Dukureh 01:14
Per me vuol dire poter essere me stessa. Posso scegliere come crescere i miei figli, offrire loro le opportunità che io non avuto, ciò di cui sono stata privata. È la possibilità di scegliere ed essere me stessa.

 

Sophia Li 01:35

L’autonomia.

 

Jaha Dukureh 01:37

Sì.

 

Sophia Li 01:37

E la scelta.

 

Jaha Dukureh 01:38

Sì.

 

Sophia Li 01:38
Quindi, di qualunque scelta si tratti…

 

Jaha Dukureh 01:41

È la mia scelta.

 

Sophia Li 01:42

È tua.

 

Jaha Dukureh 01:42

È mia.

 

Sophia Li 01:43
Non è la scelta del governo, della società o delle norme culturali. È tua.

 

Jaha Dukureh 01:46

È mia.

 

Sophia Li 01:47
E la scelta di ogni persona, la scelta di ogni donna può essere diversa.

 

Jaha Dukureh 01:50
Esattamente. Quindi, qualunque sia la scelta, che si tratti del mio corpo, di avere figli… lo dico perché quando sono rimasta incinta, non ho avuto scelta. Sono stata costretta a sposarmi all’età di 15 anni. E una seconda volta all’età di 17 anni.

 

Sophia Li 02:08
Eri una sposa bambina.

 

Jaha Dukureh 02:09
Esattamente. E non ho avuto la possibilità di scegliere se avere figli o meno. Da donna emancipata nel 2023, ora posso dire di poter scegliere. E posso prendere le mie decisioni. E anche mia figlia può scegliere. Ha compiuto 13 anni il 17 marzo e io, alla sua età, avevo un marito.

 

Sophia Li 02:33

Caspita!

 

Jaha Dukureh 02:34

Esattamente.

 

Sophia Li 02:34

Lo sa? Conosce questa storia?

 

Jaha Dukureh 02:36

Lo sa.

 

Sophia Li 02:37
Davvero? E le ricordi ogni giorno che lei può scegliere?

 

Jaha Dukureh 02:40
Esattamente. Ogni giorno le dico che desidero che lei si goda l’infanzia. Voglio che sia felice. È molto intelligente, ma anche molto responsabile per la sua età. A volte non vorrei lo fosse così tanto perché temo che cresca identificandosi nella “bambina responsabile”. E allora le dico: puoi essere te stessa, puoi commettere errori. Mi basta solo che tu sia felice, che tu sia te stessa e che tu sappia di poter scegliere. Al contrario di com’è andata per me.

 

Sophia Li 03:08
Verissimo. Di cos’altro sei stata privata nella tua infanzia?

 

Jaha Dukureh 03:12
Molte cose. Ad esempio, guardo al mio rapporto con i miei figli e a quanto siamo vicini… non ho mai avuto un rapporto così stretto con mia madre, né con mio padre. Sono una mamma single. Ma ogni giorno, quando i miei figli tonano da scuola, ci sediamo insieme, parliamo, ridiamo. Scherziamo su ciò che è accaduto a scuola, le loro cotte. Quando ero giovane, non avrei mai osato dire a mia madre o a mio padre che ero interessata a un ragazzo a scuola, o che pensavo che qualcuno fosse carino. Nessuna di queste cose. Non potevo. A otto anni, mio padre mi promise in sposa a un ragazzo che viveva nel Bronx. A 15 anni mi trasferii lì per stare con lui. Ora guardo il mio primogenito, che ha 14 anni, e mia figlia, che ne ha 13. Vivono la loro vita. E fanno scelte completamente pazze. Mio figlio si sveglia ogni giorno e desidera diventare qualcosa di nuovo: uno chef o un fotografo… crea delle pagine su Instagram. Mia figlia è davvero creativa e non deve temere di essere data in sposa a qualcuno contro la sua volontà.

 

Sophia Li 04:26
Caspita! Ascoltandoti, sono molti i momenti preziosi di cui sei stata privata. Ma quando parli delle sue speranze, dei suoi sogni, della sua creatività… questi non sono momenti. Sono talmente tanti aspetti della vita che non è possibile misurare. Non puoi neppure farli figurare nelle statistiche, come a dire “questa percentuale di donne viene privata della propria creatività e dei propri sogni”.

 

Jaha Dukureh 04:47
Quando ci pensi su… Oggi sono seduta qui con te per un podcast per Gucci. Le donne che provengono da dove vengo non possono arrivare fin qui. Non sentiamo le loro voci. Sono statistiche nelle note a piè di pagina dei documenti di ricerca. E sono vittime. Non hanno mai avuto un’opportunità come la mia, che ora posso farmi ascoltare dal mondo. E immagino che mia figlia avrà opportunità e sogni ancora più grandi dei miei. Tutto solo perché mi sono fatta valere. E ora, per questo motivo, mia figlia ha dei sogni. Se non fosse stato così, mia figlia sarebbe stata sottoposta esattamente alle stesse pratiche che ho subito io. Non credo che molte persone se ne rendano conto. Non solo: le donne vengono sottoposte alla povertà pianificata a causa di problemi come il fenomeno delle spose bambine. Voglio dire che vengono private dell’istruzione. Vengono private della possibilità di impiego e di contribuire in modo significativo alla società. E, come hai detto tu, questi sono aspetti di cui molte volte non vediamo la connessione.

 

Sophia Li 06:00
Ora vorrei concentrarmi un po’ di più sulla tua storia. Quindi, ti se fatta valere. Ed è per questo motivo che ritieni di essere qui oggi. Com’è andata? Cos’è successo esattamente? Come ti sei fatta valere?

 

Jaha Dukureh 06:13
Quando sono nata, ero… Sai, vengo da una famiglia conservatrice della Gambia e il 100% delle donne della mia famiglia è stato sottoposto a ciò che viene definito mutilazione genitale femminile.

 

Sophia Li 06:26
Per coloro che non conoscono il termine, puoi spiegare di cosa si tratta?

 

Jaha Dukureh 06:29
Sì, la mutilazione genitale femminile è la rimozione parziale o totale dei genitali femminili. Sono stata sottoposta alla forma peggiore di MGF quando avevo una settimana. A otto anni sono stata promessa in sposa a un uomo che sarebbe diventato mio marito e viveva qui a New York. A 15 anni sono stata portata a New York, subito dopo la morte di mia madre, e ho sposato quest’uomo. Ma, fortunatamente per me, sapevo di non voler essere una moglie. Quindi sono scappata. A quel punto sono riuscita a iscrivermi alla scuola superiore e mi sono diplomata a 17 anni, qui nel Bronx.

 

Sophia Li 07:10

Caspita!

 

Jaha Dukureh 07:11
Sono tornata dalla mia famiglia. E hanno organizzato il mio secondo matrimonio. Sono stata una sposa bambina per due volte nella mia vita. Nel secondo matrimonio ho messo al mondo tre bellissimi bambini. Ma nel 2017, quando mi sono laureata, ancora una volta sono scappata da quel matrimonio. Nel frattempo, ho avviato un’organizzazione no profit chiamata Safe Hands for Girls, che fornisce servizi diretti e supporto per le donne che sono state sottoposte alla mutilazione genitale femminile, nonché alle ragazze che stanno cercando di scappare dalla loro condizione di spose bambine. Ho lavorato con l’amministrazione Obama e partecipando all’approvazione di leggi, una delle quali è stata la Girls Protection Act, che ha reso illegale il traffico di donne e ragazze fuori dagli Stati Uniti ai fini della MGF. Sono tornata nel mio paese di origine e mi sono battuta per una legge. Per fortuna, siamo stati in grado di far passare delle leggi che hanno reso illegali il fenomeno delle spose bambine e la MGF. Da allora, ho lavorato viaggiando in tutto il mondo e sono diventata un’Ambasciatrice di buona volontà delle Nazioni Unite. Sono anche stata nominata per il premio Nobel per la pace. E alla fine sono entrata in politica nel mio paese. Nel 2021 mi sono candidata alla vicepresidenza per il più antico partito politico del mio paese. E so che potrei diventare presidente un giorno.

 

Sophia Li 08:37
Sì. Incredibile! C’è davvero tanto da approfondire. Innanzitutto, grazie per il tuo duro lavoro.

 

Jaha Dukureh 08:45

Verissimo. Grazie.

 

Sophia Li 08:46
Oggi è incredibile essere qui con te. Grazie davvero. Nella tua storia, sembra che l’istruzione abbia rappresentato un’importante via d’uscita dalla vita a cui eri destinata. Perché l’istruzione è così importante per le giovani donne e per le ragazze?

 

Jaha Dukureh 08:59
Come ho detto, senza istruzione siamo destinati alla povertà pianificata, giusto? Molte volte nemmeno ce ne rendiamo conto. Ricordo quando sono arrivata al Bronx e sono scappata dal mio primo matrimonio. Non avevo una guida o un genitore che mi iscrivesse a scuola, e ho provato a iscrivermi a diverse scuole del Bronx ma non mi accettavano perché non avevo i genitori. Tuttavia, sapevo che l’unico modo per fuggire dalle ingiustizie che mi stavano capitando era l’istruzione. Senza istruzione, non penso che avrei capito che potevo fare la differenza nel mondo, non credo che avrei capito che avevo una voce. Non credo che sarei stata in grado di proteggere i miei figli, guadagnare e farmi sentire. E ora parlare a nome di centinaia di milioni di ragazze in tutto il mondo. Guardando al solo problema della mutilazione genitale femminile, 200 milioni di donne in tutto il mondo convivono con le conseguenze di questa pratica. Per quanto riguarda il fenomeno delle spose bambine, oltre 600 milioni di donne ne sono state vittime. E come ho detto molte volte, il mondo non le ascolta e molte di loro muoiono a causa di entrambe le pratiche. Basta pensare al parto infantile: non molte ragazze sopravvivono a questa esperienza e riescono a raccontarla. E per quanto riguarda la mutilazione genitale femminile, avevo una sorella che è morta a causa di questa pratica. Senza istruzione, non possiamo porre fine alla violenza contro donne e ragazze.

 

Sophia Li 10:30

Verissimo. E l’istruzione…

 

Jaha Dukureh 10:31

Istruzione

 

Sophia Li 10:32
… è empowerment.

 

Jaha Dukureh 10:33

Esattamente.

 

Sophia Li 10:34
Quindi, in un periodo in cui non potevi fidarti dei tuoi genitori o della tua famiglia, del tuo governo e della tua società, perché è stato importante avere fiducia in te stessa?

 

Jaha Dukureh 10:46
Se non avessi fiducia in me stessa, Sophia, non sarei qui.

 

Sophia Li 10:51
Ma da dove è venuta? Come facevi a credere in te stessa già da così giovane?

 

Jaha Dukureh 10:55
Ho incontrato una persona qui a New York. Si chiama Taina Bien-Aimé, la direttrice di Equality Now. Quando avevo circa 16 anni, ho tentato il suicidio. Mentre ero in ospedale, veniva a trovarmi e mi portava dei libri. In ogni libro, scriveva delle note e mi diceva quanto fossi importante in questo mondo e quanto lei credeva in me. Nessuno ha mai creduto così tanto in me. E nessuno mi aveva mai detto quelle parole. Le ho creduto. Perché si sedeva lì e leggeva con me. Credo di aver capito, inconsciamente, che sono l’unica persona in grado di aiutarmi. Sapevo di non voler essere una moglie. Sapevo di non voler restare a casa, senza speranza. Ma le storie raccontate dalle mie sorelle… o persino da mia madre, quando era viva… ho visto cosa ha dovuto affrontare. E sapevo di volere di più dalla vita.

 

Sophia Li 11:59
Quindi, hai riscoperto te stessa perché un’altra donna ti ha aiutato a renderti conto di chi eri? Ti ha donato un’altra prospettiva. E ora stai facendo lo stesso con milioni di altre ragazze in tutto il mondo.

 

Jaha Dukureh 12:13
Esattamente. Taina ha visto qualcosa in me che io non vedevo. Quando sono stata emarginata dalla mia comunità per essere scappata dal mio matrimonio e aver detto di no, quando ho iniziato a parlare di questi problemi, lei era lì. E ha sempre creduto in me… Taina è come una madre per me. Parliamo frequentemente. E, a volte, soprattutto ora che stiamo parlando della Giornata internazionale della donna, credo che abbiamo bisogno l’una dell’altra. Ecco perché la creazione di un movimento è così importante.

 

Sophia Li 12:51
Al 100%. Scommetto che un’altra donna abbia creduto in Taina e le abbia dato la forza per brillare.

 

Jaha Dukureh 13:03

Esattamente.

 

Sophia Li 13:03
Ecco cosa facciamo: continuiamo a credere nelle donne.

 

Jaha Dukureh 13:07
Esattamente. Abbiamo l’obbligo morale nei confronti della nuova generazione di mostrare loro come fare e di essere lì per loro.

 

Sophia Li 13:16
Sì. Jaha, nel 2026 potresti essere la prima presidente donna e la presidente più giovane dell’Africa.

 

Jaha Dukureh 13:26
Verissimo. L’Africa ha avuto una presidente donna, ma nel mio paese sarei la prima e la più giovane. Ma, se vincessi nel 2026, sarei la più giovane di tutto il continente africano.

 

Sophia Li 13:37
La più giovane di tutto il continente.

 

Jaha Dukureh 13:39

Sì, lo sarò.

 

Sophia Li 13:39
Caspita! Quindi, anche se saresti la seconda presidente donna, si tratterebbe comunque dell’intero continente. È un fatto incredibile su molti livelli. Indipendentemente dal risultato, raccontaci della tua imminente campagna. Perché è importante che le giovani donne africane vedano una candidata donna?

 

Jaha Dukureh 14:04
Il 72% della popolazione del mio paese ha meno di 35 anni. L’Africa ha la popolazione più giovane del mondo.

 

Sophia Li 14:13
Caspita, non lo sapevo.

 

Jaha Dukureh 14:14
E il 50% o più della nostra popolazione è in realtà composto da donne. Non possiamo continuare a non coinvolgerle e credere che questa sia democrazia… Ogni volta che si tiene il summit dell’Unione africana, tutti i capi di stato sono uomini anziani. Nelle foto non c’è una singola donna. Per me, non si tratta di vincere, ma di essere ascoltate. Si tratta di coraggio, di mostrare alle donne che possono farlo anche loro. Anche se non dovessi vincere, il solo fatto di essermi candidata avrebbe un valore.

 

Sophia Li 14:52
Sì. Sì. Si tratta di infiltrarsi all’interno, non distruggere il sistema che ci ha danneggiato.

 

Jaha Dukureh 14:59
Esattamente. Si tratta di dimostrare che quella ragazza, che è stata una sposa bambina, che ha subito la MGF, che ha visto tutte queste cose orribili, può diventare la tua presidente e, anzi, un’ottima presidente, la candidata più qualificata tra tutti. È questo il punto.

 

Sophia Li 15:21
Sì. Probabilmente è più qualificata degli uomini, che non hanno avuto le stesse esperienze.

 

Jaha Dukureh 15:27
Non solo… Ho lavorato come consulente per la Banca Mondiale. Ho un’istruzione superiore. Ho la stoffa giusta. Essere una donna e avere empatia mi consente di servire meglio il mio popolo e comprendere le loro esigenze, le loro difficoltà e le loro sfide.

 

Sophia Li 15:50

Sì, sei una candidata vicina alle persone.

 

Jaha Dukureh 15:52
Esattamente. Molto spesso le persone non hanno il coraggio di candidarsi all’età di… Io ho 33 anni. Ma l’ho fatto quando avevo 30 anni. E pensavano fossi pazza, ma sapevo bene cosa stessi facendo.

 

Sophia Li 16:08
Lascia che pensino che tu sia pazza.

 

Jaha Dukureh 16:10
Voglio dire, molti pensano che io sia pazza, Sophia, come, in realtà, mi sento… (risate)

 

Sophia Li 16:14
Aspetta, ma persone che non sono a proprio agio con questi cambiamenti.

 

Jaha Dukureh 16:19

Esattamente.

 

Sophia Li 16:20
Ma per le persone come me c’è bisogno di più persone come te.

 

Jaha Dukureh 16:23
Esattamente. Mi sento come quando ho iniziato la mia campagna contro la MGF… in molti mi hanno chiesto se fossi impazzita. Questa pratica è tramandata da secoli. Chi penso di essere per fare la differenza? Ma guarda dove sono arrivata. Molti paesi, non solo il mio paese di origine, hanno leggi contro questa pratica e le famiglie decidono ogni giorno di non voler sottoporre le loro figlie alla MGF.

 

Sophia Li 16:46
Verissimo. Molte persone mi chiedono perché mi prendo la briga di provare a lottare per l’ambiente. Tanto siamo già condannati. E io rispondo: pensi che una sola persona faccia la differenza? Guarda i nostri candidati alla presidenza. Okay? Non importa la fazione politica, pensano che una persona possa fare la differenza. E perché non sei tu quella persona? Perché non possiamo essere tutti quella persona?

 

Jaha Dukureh 17:02
A volte non ci rendiamo conto del nostro potere e di quanto possiamo fare la differenza. Probabilmente è per questo motivo che sottovalutiamo ciò che può fare una persona.

 

Sophia Li 17:13

Sì.

 

Jaha Dukureh 17:14
Ti ho raccontato dei giardini comunitari che ho avviato e di quanto siano importanti per quelle donne. Ricordo che una donna mi disse: “Questi giardini non solo mi aiutano a nutrire i miei figli, ma anche a pagare le tasse scolastiche di mia figlia”. Ti rendi conto di come un piccolo giardino comunitario contribuisca a cambiare la storia di un’intera generazione. Questo è il potere.

 

Sophia Li 17:43

Questo è il vero potere.

 

Jaha Dukureh 17:44

Questo è il vero potere.

 

Sophia Li 17:46
Parlando di potere, esso va di pari passo con la felicità. Come attingi oggi alla tua felicità in qualità di mamma e donna?

 

Jaha Dukureh 17:56
Non so ballare, ma mi piace farlo. Mi piace ascoltare la musica. Non sono affatto una politica convenzionale e credo che questo sia uno degli aspetti con cui ho più difficoltà. Cerco di trovare un equilibrio: voglio avere un futuro nella politica, ma sono anche una persona felice. Lo stesso vale per il mio lato femminile. Mi ricordo che alcuni giorni fa stavo facendo una sessione di domande e risposte su Snapchat e qualcuno mi ha detto che mostro molto il mio lato femminile e che forse avrei dovuto smettere di farlo. Perché sono considerata una leader nel nostro paese. E la danza… beh, alcune attività non sono adatte ai leader. All’inizio mi sono quasi offesa, ma poi ci ho riflettuto e ho deciso di rispondere. In genere, le persone si aspettano di vedere una mia versione perfetta… anche perché provengo da un paese la cui popolazione è musulmana al 96%. Si aspettano che io non mi mostri. Non vogliono vedermi cantare su determinati tipi di musica. Ma è così che sono fatta.

 

Sophia Li 19:07
Si aspettano che tu sia controllata.

 

Jaha Dukureh 19:08
Esattamente. Continuo a dirlo: questo è ciò che mi rende felice e mi fa entrare in contatto con i giovani del mio paese. Voglio che mi conoscano a livello personale, le persone che mi seguono, non voglio mascherare chi sono. Non voglio mostrare loro una persona che non sono.

 

Sophia Li 19:26
Hai sentito parlare del Femminile sacro?

 

Jaha Dukureh 19:28

No

 

Sophia Li 19:29
Attingere al Femminile sacro, la fonte, Madre natura. Lei è l’emblema del Femminile sacro. Comprendere il nostro Femminile sacro vuol dire capire questo aspetto, come lo yin e lo yang, che sono energia maschile e femminile. Credo che le donne eccellano in questo aspetto, almeno negli spazi occidentali, dove le donne hanno dovuto sfidare un’energia molto maschile. Si sono dovute presentare nelle sale riunioni e alle conferenze in modo molto dominante, dovevano essere molto assertive e decise. E ora penso che le donne stiano iniziando a comprendere il nostro potere del Femminile sacro, dell’essere madri, dell’avere empatia, dell’essere in grado di ascoltarci a vicenda invece di prevaricarci. È davvero un superpotere, trovare un equilibrio tra queste due energie.

 

Jaha Dukureh 20:14
E non si tratta solo di questo, vero? Sono una persona molto sensuale e questo aspetto di me si manifesta in molte cose che faccio. Credo che le persone si sentano a disagio, perché non capiscono come voglia farmi vedere anche se ho subito la MGF… Ma mi rendo ancora conto che stanno cercando di portarmi via quel potere.

 

Sophia Li 20:37
Sì, ma sei tu la protagonista della tua storia. Sono le tue emozioni, i tuoi sentimenti.

 

Jaha Dukureh 20:43
Esatto! Quando le persone mi pongono domande online chiedendomi, ad esempio, se mi piace il sesso. E io rispondo di sì, molto. Essere una donna forte è molto intimidatorio per gli uomini, nelle società… non solo nella nostra società, ma anche nella società occidentale. E sì…

 

Sophia Li 21:03
Sì, è intimidatorio. È una proiezione delle loro insicurezze.

 

Jaha Dukureh 21:08
Esattamente. A volte è difficile, come se non avessi già i miei problemi.

 

Sophia Li 21:16

Your beep

 

Jaha Dukureh 21:16

Verissimo. (Ride) Sembra che abbia tutto sotto controllo ma non è sempre così. Ho difficoltà a livello di salute mentale, soffro a causa delle pressioni che tutti hanno su di me, di questa immagine da cartolina che si aspettano che io mostri sempre. È difficile. Ma continuo, perché so che tutto ciò che sta accadendo nella mia vita aiuterà un giorno un’altra giovane donna.

 

Sophia Li 21:50
Sì, è già così. È già nell’inconscio di tante giovani donne. Credo si tratti di un ciclo, giusto? Dobbiamo smettere di insegnare sia agli uomini, sia alle giovani donne questi schemi a cui devono conformarsi.

 

Jaha Dukureh 22:07
Ho sempre temuto che mio figlio fosse un po’ sessista. Il mio primogenito.

 

Sophia Li 22:13

Davvero?

 

Jaha Dukureh 22:14
Sì, l’ho sempre sospettato. È una delle cose su cui litighiamo di più a casa. E ieri, alla fine, mi ha detto che quando si sposerà vorrà cucinare per sua moglie. Non vuole che sia lei a cucinare. Ero davvero stupita, ma lui era convinto. E finalmente ho sentito di aver fatto qualcosa di buono. A causa della società da cui proveniamo, ha imparato certi concetti quando era più piccolo, ma alla fine li ha anche disimparati.

 

Sophia Li 22:42
Siamo sottoprodotti della nostra società, che ci dice chi dovremmo essere.

 

Jaha Dukureh 22:45
Esattamente. Quando Muhammad era piccolo, diceva sempre a sua sorella che non poteva fare qualcosa, che doveva coprirsi quando usciva di casa, che doveva indossare l’hijab. Ma ora è in grado di dire che quando si sposerà, cucinerà. Perché ama cucinare. Mostrare empatia e persino piangere alla sua età quando soffre, e mostrare le sue emozioni. Penso che questo significhi disimparare quel modello di mascolinità tossica che vediamo nella società. È davvero molto importante.

 

Sophia Li 23:22
Sì. La mascolinità tossica. Non si tratta solo di parlare alle giovani donne e alle ragazze per dimostrare loro che possono scegliere ed essere chiunque desiderano, ma anche confortare

i giovani uomini e i ragazzi, dicendo loro che va bene attingere alle proprie emozioni. All’interno di tutti noi esiste un Femminile sacro e un Maschile sacro.

 

Jaha Dukureh 23:40
Non hai idea di quanto io sia orgogliosa. Verissimo.

 

Sophia Li 23:45
Bene, Jaha, ultima domanda. Cosa vorresti ricordare a qualsiasi persona che si identifica come donna e che ti ascolta ora?

 

Jaha Dukureh 23:55
Voglio che sappiano che sono forti così come sono. Non devono permettere a nessuno di determinare chi diventeranno. Io non ho permesso al mio passato di definirmi. Credo che per le donne sia importante prendere coscienza del proprio potere interiore e non aspettare che qualcuno dica loro di farsi valere, per fare la differenza nel mondo e avere un ascendente sulla vita di qualcun altro. Siamo forti così come siamo. Siamo bellissime così come siamo. E ognuna di noi è importante. Ognuna di noi vale tutto ciò che questo mondo ha da offrire.

 

Sophia Li 24:34
Sì. E si può sempre riscrivere la propria storia.

 

Jaha Dukureh 24:37

Esattamente.

 

Sophia Li 24:38
Hai presente quando un terapista dice che non sei responsabile del trauma, ma della tua guarigione?

 

Jaha Dukureh 24:45

Sì.

 

Sophia Li 24:46
Parafrasando, non sei responsabile del tuo passato, ma del tuo presente, del tuo futuro e del tuo percorso.

 

Jaha Dukureh 24:51
Esattamente. Dico sempre alle persone che il lavoro che faccio mi consente di guarire. Sapere che sto impedendo a qualcuno di subire ciò che ho subito io è davvero importante per il mio percorso di guarigione.

 

Sophia Li 25:05

Sì. Stai dicendo alla piccola Jaha che si è realizzata. Che sta aiutando le persone.

 

Jaha Dukureh 25:11
È interessante ciò che hai detto. Non credo di essere cambiata molto dalla Jaha bambina. Mi sento ancora la stessa.

 

Sophia Li 25:19

È parte di te.

 

Jaha Dukureh 25:20
Esattamente. Perché una parte di me è ancora molto fanciullesca. Quando me lo fanno notare, rispondo che è così perché non ho avuto un’infanzia, sono stata privata della mia adolescenza. È questo il motivo.

 

Sophia Li 25:34

La stai vivendo ora.

 

Jaha Dukureh 25:34

Esatto.

 

Sophia Li 25:36
Bene, E desideri anche ricordare alle persone quanto valgono.

 

Jaha Dukureh 25:39
Sì. Giovane donna, sei forte e luminosa. Come hai detto tu, il tuo lato femminile è sacro. Tutto ciò che sei non lasciartelo portare via. So che sembra una frase fatta, ma non rinunciare mai a te stessa per qualcuno.

 

Sophia Li 26:00
Jaha ti ringrazio davvero, è stato un onore.

 

Jaha Dukureh 26:05

No, grazie a te, Sophia.

 

Sophia Li 26:09
Grazie mille, Jaha. Grazie a tutti i nostri ascoltatori e le nostre ascoltatrici. Buon mese internazionale della donna e ricordatevi sempre quanto valete.

 

Jaha Dukureh 26:16

Assolutamente.

 

Gucci Voice 26:21
Grazie per l’ascolto, non dimenticare di iscriverti al podcast. Scopri di più su Gucci Equilibrium nelle note dell’episodio.

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